3830 recensioni a vostra disposizione!
   
 
 

IL BANCHETTO DI NOZZE
(XIYAN-HSI-YEN)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 24 agosto 1993
 
di Ang Lee, con Winston Chao, May Chin, Mitchell Lichtenstein, Sihung Lung (Taiwan - Stati Uniti, 1992)
C'è un cinema votato al successo popolare. Ed una critica - nei confronti di questo cinema popolare - altrettanto immancabilmente destinata all'insuccesso. Il pubblico ama un cinema come quello di Ang Lee (del quale il recentissimo, e precedente, EAT DRINK MAN WOMAN è stato infatti accolto da un subisso di applausi in piazza Grande a Locarno). Al critico non è poi che dispiaccia (soprattutto per certi suoi indiscutibili attributi: la simpatia degli attori, la misura del tono, l'attenzione per i rituali rivelatori, la piacevole scorrevolezza dello stile): ma avrebbe probabilmente interesse a limitare i danni, imitando una rivista come Variety che ha consacrato IL BANCHETTO DI NOZZE con l'americanissima formula di "il film più lucrativo al mondo nel l993".

È la storia di un giovane cinese di Taiwan, al quale riesce la scalata all'universo degli yuppies nuovayorchesi. La famiglia - rimasta in patria - vorrebbe saperlo sistemato anche in privato: ma Kao Wai-Tung è omosessuale, e vive assieme a Simon. Per tranquillizzarli, questi escogita un matrimonio in bianco: con l'amica Wei Wei, la quale si ritroverebbe pure in tasca la mitica "green card" del permesso di lavoro. Come succede nelle commedie della grande tradizione americana che l'autore non deve disdegnare, tutto si complica: poiché i genitori decidono di recarsi a New York a preparare il matrimonio.

E pure il film, che nell'esposizione della situazione s'ispira brillantemente ai grandi modelli, sembra impantanarsi allora nelle sacche delle spiegazioni e delle trappole melodrammatiche; perdendo il filo di quella che avrebbe potuto essere una disinvolta e provocatoria improvvisazione sul tema.

Ma se non è un grande regista, Ang Lee rimane comunque un onesto e talentuoso osservatore: il suo modo di farci penetrare nei riti della grande tradizione cinese non solo conferisce al film una nuova svolta. Ma anche un'autenticità che lo situa dignitosamente fra i tanti immigrati del melting-pot cinematografico americano: alla ricerca di un'identità che non sia soltanto quella conferita dal disinvolto savoir-faire filmico.

Che Ang Lee sia un attento osservatore dei cerimoniali, che questo itinerario possa condurlo (anche accompagnato da quell'eccesso di svolazzi che lo rende piacevole ma non sempre concreto) al cuore dei rapporti familiari - ed in particolare di quello dei rapporti genitori-figli - lo prova d'altra parte EAT DRINK MAN WOMAN, che non dovrebbe tardare a giungere sui nostri schermi. Anche se il rituale culinario ha preso il posto di quello matrimoniale, le preoccupazioni di Lee rimangono le medesime: divertire e commuovere, rivendicando le ragioni del nucleo familiare.


   Il film in Internet (Google)
  Film dello stesso regista

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda